Cortona On The Move 2020
dalle 10:00 alle 20:00
Varie Location
Cortona
da 6€ a 10€
Associazione Culturale On The Move
www.cortonaonthemove.com
Ass. Cul. On The Move
Event hashtag
#cotm2020
EDIZIONE SPECIALE – The COVID-19 visual project. A time of distance.
Dall’11 luglio al 27 settembre, dal venerdì alla domenica, si terrà la decima edizione del festival internazionale di visual narrative.
Un’edizione speciale interamente dedicata al COVID-19, un delicato fenomeno che accumuna ogni paese del mondo. Ci sarà la possibilità di vedere progetti di artisti visivi internazionali che tramite le fotografie hanno raccontato storie legate a questo periodo che cambierà per sempre il nostro pianeta.
Cotm2020_covid
Allo scadere dei mesi di lockdown, il team e gli sponsor del Cortona On The Move, hanno reagito al nuovo nemico, dando vita a un progetto stimolante che, in pochi mesi, è diventato un archivio permanente in progress sulla pandemia da coronavirus. The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance è visitabile su covid19visualproject.org
La sfida maggiore è stata riaprire le porte dei luoghi del festival e allestire le varie mostre relativo al progetto, in modo da poter rispettare e far rispettare tutte le norme sul distanziamento sociale e sulla salute alle quali, purtroppo siamo costretti a vivere.
Lo scopo della decima edizione del Cortona In The Move è quello di testimoniare le storie dell’umanità dopo una pandemia inaspettata che ha colpito il mondo sia a livello sanitario che economico. Un’edizione speciale, toccante, che fa riflettere sulla vita e sulle cose che sono realmente importanti, come un abbraccio non dato…
Le mostre di Cortona On The Move 2020
Andrea Fazzetta – Turni di vita o di morte
Fortezza del Girifalco
Una serie di ritratti realizzati da Andrea Frazzetta che coglie la fatica, l’impegno, la passione e i momenti di sconforto negli ospedali del Nord Italia, la zona più colpita dalla pandemia.
Andrea Frazzetta, fotografo documentarista italiano, contributor di The New York Times Magazine e National Geographic.
Alex Majoli – Covid on Scene
Fortezza del Girifalco
Attraversando tutta l’Italia fino ad arrivare al confine con la Slovenia, Alex Majoli ha creato un’opera unica di un momento che diventerà storia dell’umanità, con il suo disumano dolore.
Alex Majoli, fotografo italiano. Il suo lavoro si concentra sulla condizione umana e sul teatro nella nostra vita quotidiana.
Simon Norfolk – Lost Capital
Fortezza del Girifalco
Negli scatti di Simon Norfolk si scopre, durante il lockdown, una Londra pura e immacolata come non l’avevamo mai vista. L’Architettura risplende anche nei minimo dettagli assomigliando ai progetti stessi dell’architetto. Linee definitive e skyline illuminato come in un dipinto.
Simon Norfolk, fotografo paesaggista, il cui lavoro è incentrato su un’indagine e un’estensione del significato delle parole “campo di battaglia” in tutte le sue forme.
Daniele Ratti – Next stop
Fortezza del Girifalco
Daniele Ratti per nove giorni ha girato le autostrade da sud a nord, da est a ovest, fotografando una cinquantina di autogrill, che siamo abituati a vedere pieni di gente e che, ai tempi del coronavirus, sembrano aver perso il loro senso.
Daniele Ratti, si dedica alla fotografia professionale dal 2000. Alcune sue opere si trovano attualmente nelle collezioni permanenti del PAN di Napoli, la Fondazione Bartoli Felter di Cagliari e numerose collezioni private.
Mattia Balsamini – Contingency Plans
Fortezza del Girifalco
Nelle fotografie di Mattia Balsamini vedremo tutte quelle attività economiche italiane non essenziali che si sono dovute fermare durante l’emergenza dal COVID-19, ma che con ingegno e spirito di solidarietà si sono rese disponibile per creare gel igienizzanti, mascherine, visiere protettive, bombole di ossigeno e respiratori.
Mattia Balsamini è docente di fotografia presso il Master Interactive Media for Interior Design dell’Università IUAV di Venezia. Membro dell’agenzia fotografica Contrasto, focalizza la sua attenzione su temi legati al territorio d’origine, il concetto di casa ed il lavoro inteso come fattore identitario dell’uomo.
Mattia Crocetti – COndiVIDendo 19
Giardini del Parterre
COndiVIDendo 19 è un progetto fotografico e sociale che racconta, la convivenza dei cittadini italiani che durante l’emergenza sanitaria, si sono dovuti ritrovare soli in luoghi lontani dagli affetti o che hanno avuto delle convivenze forzate e inaspettate.
Mattia Crocetti, fotografo e documentarista con sede a Roma. Dal 2016 lavora con Luz Photo Agency per progetti fotografici a tema economico-sociale in Italia e all’estero, per collaborazioni con magazine italiani e non.
Gideon Mendel – 2METRES: Ritratti mascherati a Ridley Road
Palazzo Capannelli
Le realizzazioni di Gideon Mendel sono incentrate su una serie di ritratti fotografici al Ridley Road Food Market durante il periodo della pandemia di coronavirus e del lockdown. Foto con un’inquadratura costante che catturano le diverse comunità che si sovrappongono in questo spazio, sperando di dare un senso di qualcosa di unico, locale e globale allo stesso tempo.
Gideon Mendel grazie allo stile intimo e al suo impegno a lungo termine in progetti di impatto sociale, si è guadagnato un riconoscimento internazionale. Mendel ha avviato la propria carriera con le sue fotografie struggenti degli ultimi anni dell’apartheid.
Nanna Heitmann – Pandemic of Social Inequality
Palazzo Capannelli
A Mosca, quasi metà della popolazione non dispone di risparmi, le persone che già vivevano in situazioni precarie sono state le più colpite dalla pandemia, Nanna Heitmann ha visitato diversi enti di beneficenza per capire come il lockdown abbia colpito i più vulnerabili.
Nanna Heitmann, fotografa documentarista russo/tedesca. Ha collaborato su commissione con varie pubblicazioni tra le quali The New York Times. Nanna Heitmann è entrata a far parte di Magnum come nomine nel 2019.
Paolo Woods & Gabriele Galimberti – Locked in Beauty
Palazzo Capannelli
Lo scopo di Paolo Woods e Gabriele Galimberti è quello di restituire una nuova luce alle opere d’arte e tirarle fuori dall’oscurità in cui erano immerse. Dalla collezione egizia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli al David di Michelangelo dell’Accademia di Firenze, hanno fotografato tutti le bellezze artistiche del “Bel Paese”.
Paolo Woods è dedito a progetti di lunga durata, dove la fotografia è strumento d’investigazione del mondo contemporaneo.
Gabriele Galimberti, fotografo italiano che vive spesso in aereo. Il lavoro di Gabriele consiste principalmente nel raccontare le storie, attraverso ritratti e racconti, di persone in tutto il mondo, narrando le loro peculiarità e differenze.
Luján Agusti & Nicolás Deluca – La nuova fine del mondo
Palazzo Capannelli
“La nuova fine del mondo” è un documentario che esplora, attraverso fotografia e video, le tracce create dalla pandemia nella città piú a sud del mondo. La causa esatta della malattia ancora non è chiara, ma non c’è dubbio che sia legata alle azioni dannose degli umani nei confronti della natura. Tutto è connesso, e forzare quell’equilibrio è pericoloso. La natura è il nostro rifugio, e la nostra risorsa più preziosa.
Luján Agusti è una National Geographic Explorer. Fotografa documentarista e visual storyteller, esplora la cultura e l’identità latinoamericana con una prospettiva di genere.
Nicolás Deluca, regista e professore ricercatore. Il suo lavoro attuale indaga la cultura e l’identità fuegiana attraverso nuovi formati di consumo culturale.
Luis Cobelo – Afuera
Palazzo Capannelli
Dalla prospettiva di una terrazza che offre uno sguardo a 180 gradi sulla città, Luis Cobelo racconta il lockdown di Barcellona. Un video che esplora l’umanità nelle sue nuove abitudini e i nuovi luoghi di incontro e socialità a distanza: tetti, balconi, finestre.
Luis Cobelo, laureato in filosofia presso l’Università di Zulia, Venezuela, dal 2001 lavora come artista indipendente oltre confine sviluppando progetti documentari in America, Asia ed Europa, che sono stati pubblicati su molte riviste e giornali.
Daniel Etter – The Indispensables
Palazzo Capannelli
COVID-19 ci ha rivelato l’importanza dei lavoratori essenziali, di coloro che producono e consegnano il nostro cibo, si prendono cura della nostra salute e dei nostri figli, di coloro che vengono in nostro soccorso quando ce n’è bisogno, di tutte quelle persone che hanno fatto funzionare il paese in un periodo così critico per l’umanità.
Daniel Etter, fotografo vincitore del Premio Pulitzer e scrittore giornalistico, sceneggiatore di lungometraggi e regista, attualmente residente tra una fattoria in Spagna e Berlino, Germania.
Gaia Squarci – Diario: il libretto sanitario di New York
Palazzo Capannelli
Gaia attraverso le sue fotografie vuole mostrare uno spaccato di un’esperienza intima della crisi sanitaria in giro per Manhattan, nel Bronx, nel Queens e Brooklyn. Testimone in prima persona di quanto le risorse mediche siano compromesse e di come il tessuto di una società disuguale subisca le conseguenze di un’emergenza di questo tipo, le sue immagini sono accompagnate da annotazioni dal suo diario, che ci avvicinano ai temi affrontati e offrendoci uno spazio di riflessione su questioni che vanno al di là dell’attuale crisi sanitaria.
Gaia Squarci, fotografa e videomaker italiana. Con un background in storia dell’arte e fotogiornalismo, tende ad un approccio personale che si distanzia dalla tradizione narrativa descrittiva della fotografia documentaristica.
Michele Spatari – No Place Like Hope
Palazzo Capannelli
Michele Sparati mostra come è stato intrapreso il lockdown in Sud Africa dopo la scoperta del Paziente Zero. Strade deserte, acquisti compulsivi, panico e coprifuoco, in una società dove il distanziamento sociale è stato imposto con bastoncini e proiettili di gomma sparati a distanza ravvicinata.
Michele Spatari, fotografo documentarista di base a Johannesburg, dove principalmente collabora con AFP in Africa meridionale.
Serena Vittorini – In questo momento
Palazzo Capannelli
“In questo momento, ho paura. Non mi sento sicura. Vorrei sentirti vicina.”
È l’incipit con cui iniziano alcuni dialoghi tra Serena Vittorini, protagonista e regista di En ce moment e Ophélie, la giovane donna francese con cui condivide il lockdown e con la quale inizia una storia d’amore. Realizzando dei video che mostrano come le due donne vivono un’intensa e complessa relazione in cui emergono paure e diffidenze, trasformando la narrazione filmica in un’opportunità di rileggere le domande esistenziali e i dubbi che le relazioni portano in ogni tempo e a ogni età.
Serena Vittorini, un’artista visiva che risiede a Bruxelles. All’inizio del suo percorso di ricerca si è interessata all’analisi dei processi di modificazione dei luoghi e al rapporto tra presenza umana e rappresentazione dello spazio urbano.
Silvia Bigi – Urtümliches Bild
Palazzo Capannelli
L’autrice rivolge l’attenzione a queste immagini interne, partendo dalla creazione di un archivio dei sogni fatti durante i mesi di confinamento e raccontati da persone provenienti da ogni parte del pianeta, per poi codificarli attraverso un algoritmo di apprendimento automatico. Le immagini, imperfette, surreali, prive di regole figurative e prospettiche, sono frutto della combinazione di archivi e datasets del nostro mondo.
Silvia Bigi, laureata al DAMS di Bologna, attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi – fotografia, installazione, scultura, suono, video, tessile – il suo lavoro esplora la relazione fra memorie individuali e collettive.
Davide Bertuccio – Il silenzioso battito delle loro mani
Palazzo Capannelli
Davide Bertuccio racconta come la vita di oggi sia segnata dal passare del tempo… Racconta di Claudio, uomo di spettacolo e circense, che necessita degli applausi che ora non ci sono più. L’arrivo del COVID-19 rende la sua esistenza ancora più fragile e solitaria, e le immagini messe insieme dal fotografo raccontano proprio questo vuoto.
Davide, fotogiornalista di base a Milano. Si è laureato nel 2016 presso lo IED nella scuola di arti visive in fotografia.
Mo Scarpelli – I sogni di Roma
Palazzo Capannelli
I Sogni di Roma esplora la resilienza della nostra immaginazione al tempo della pandemia, raccontata dalle voci dei romani attraverso i sogni che hanno fatto nell’arco di 50 giorni di rigida quarantena. I sognatori hanno registrato le loro voci da soli, chiusi in casa loro, a volte subito dopo un sogno. Trasmettendo i fatti accaduti nei loro sogni più intensi durante il lockdown.
Mo Scarpelli, italo-americana, è regista e direttore della fotografia nell’ambito del cinema non fiction. Mo, è stata selezionata dalla Berlinale Talents 2018, ha ricevuto per due volte il contributo del Catapult Film Fund e ha vinto il premio Speranza Female Filmmaker Award.
SEEN FROM SPACE | Earth and deep space
In collaborazione con Logo Esa
Piazza Signorelli e Via Roma
L’ESA, Azienda Spaziale Europea attiva in ogni settore dell’attività spaziale, ci mostra tramite immagini del satellite come la pandemia da COVID-19 ha cambiato l’atmosfera terrestre. Il lockdown ha portato alla chiusura di molte industrie e ci ha costretti a stare in casa, ciò a portato a una riduzione drastica dell’inquinamento e della concentrazione di biossido d’azoto in India ed Europa.
L’ESA sostiene l’esplorazione e l’utilizzo dello spazio a scopi pacifici. Istituita nel 1975, da oltre 40 anni promuove gli interessi scientifici e industriali dell’Europa nello spazio. www.esa.int
Edoardo Delille – Silenzio
Via Nazionale
Delille ci racconta di una Firenza deserta e immobile come in un libro di Storia dell’Arte. La bellezza della città e il suo silenzio sono mostrate tramite inquadrature dall’alto, come fosse uno sguardo fatto da una finestra, a cui ci ha abituato l’isolamento casalingo, restituendo ancora di più il senso stasi e di tempo sospeso.
Edoardo Delille è un affermato fotografo e filmaker italiano che ha iniziato la sua carriera nel campo della moda e della pubblicità.. Successivamente è passato alla fotografia ritrattistica e documentaristica.