Trekking in campagna
I percorsi trekking della campagna cortonese si snodano in un’area di particolare rilevanza naturalistica e antropica, caratterizzata da punti di interesse come il Canale Maestro della Chiana, le fattorie granducali e le case leopoldine e i numerosi borghi sparsi per la vallata.
La quota media della valle si aggira intorno ai 250 m. s.l.m., perciò è possibile percorrere agevolmente i sentieri sia a piedi che in bicicletta.
Campi coltivati a granoturco e girasole si alternano magistralmente a boschetti e vigneti. Oltre alle bellezze naturali, il turista può inoltrarsi in un mondo di arte e storia, scoprendo resti di antiche strade etrusche, ville rustiche e resti di acquedotti di epoca romana, splendide pievi di epoca cristiana riportate alla luce in seguito a una secolare opera di bonifica della Valdichiana.
- Percorso Fratta – Ronzano – Creti – Fratticciola Distanza: Km 13 | Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti | Difficoltà: Medio-alta
Distanza: Km 13
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
Difficoltà: Medio-altaDescrizione del percorso
Tramite la pista ciclo-pedonale degli argini del Loreto intorno alla Chiesa di Sant’Agata di Fratta, che s’immette poco dopo in quello della Mucchia, si arriva al podere Ronzano. Da qui, salendo a sinistra verso il paese omonimo e superandolo, si prende la prima strada bianca a destra (località Le Casine). Al primo incrocio si scende a sinistra e poi subito a destra, di nuovo a destra, ancora a sinistra, dritti fino al paese di Creti. Lo si attraversa tramite una strada asfaltata in direzione Fratticciola, fino a prendere la prima strada bianca a destra. Dopo Casa Belvedere si svolta a sinistra e si prosegue fino ad un incrocio prendendo la sinistra. Una volta arrivati in località Cerreto andiamo a destra e senza mai abbandonare la strada arriviamo a Fratticciola, svoltiamo sinistra e poi a destra verso il cimitero: una stradina ci porta ad un crocicchio, ancora sinistra poi a destra all’altezza del Podere Marcigliano di Sopra. Approfondimento archeologico
La zona di Fratta (il cui toponimo è riferibile alla presenza di un bosco) ha un posto di rilievo nella storia dell’archeologia cortonese: secondo la tradizione, qui venne rinvenuto nel 1840 il famoso lampadario bronzeo etrusco (IV sec a. C.). Altri dati testimoniano il rinvenimento di cinerari villanoviani in podere S. Ranieri oltre alla presenza di una fonte salutare in località Acquatini, legata a problemi della fertilità e lattazione. Dopo il cimitero, proprio a bastione di una rotonda stradale, si trova una delle ultime due case di terra del cortonese, le cosiddette “Casine” (l’altra in località S. Lorenzo), costruite dai contadini più poveri che non potevano permettersi mattoni e cemento.In località Battifollo fu rinvenuto nel 1894 un importante sito di sepoltura risalente al neolitico. La tomba a fossa conteneva un inumato il cui corredo era costituito da armi: due asce di rame poste accanto alla spalla, un pugnale sempre in rame e un vasetto, posto vicino alla testa, al cui interno vi era una punta di freccia (MAEC). Nell’area è stata successivamente segnalata anche la presenza di tombe di epoca ellenistica (III – I secolo a.C.).
Approfondimento storico-artistico
Nel Medioevo sorgevano a Ronzano il monastero di S. Biagio e un castello, nel luogo che ancora nel XVI secolo era denominato La Castellina. Lungo il percorso si scorgono oggi le bellissime case Leopoldine, alcune legate all’ordine religioso militare di Santo Stefano.Del 1009 è il primo documento che ricorda la pieve di S. Pietro e Giovanni a Creti. Sicuramente qui sorse un castello in epoca medievale, distrutto dagli aretini intorno al 1300, e un porto, per il quale gli statuti cortonesi del 1325 deliberarono la costruzione di una nave. Nella chiesa attuale si conserva uno dei più mirabili esemplari di Madonnina agghindata, rinvenuta murata dietro un altare della chiesa alcuni anni fa. Sorprende per le dimensioni a grandezza umana e per il bellissimo vestito ricamato.
Testo tratto dalla guida “Antichi Orizzonti – Percorsi trekking della campagna cortonese”. Per informazioni su come ricevere la guida, scrivete a contact@cortonaweb.net
- Percorso Fratticciola – Farneta Distanza: Km 6,5 | Tempo di percorrenza: 1 ora e 20 minuti | Difficoltà: Media
Distanza: Km 6,5
Tempo di percorrenza: 1 ora e 20 minuti
Difficoltà: MediaDescrizione del percorso
Il percorso prende avvio dal Museo della Civiltà Contadina di Fratticciola. Da qui si prosegue sulla strada asfaltata salendo verso il paese fino ad un incrocio dove si prende il sentiero di fronte, che passa accanto ad un cancello. L’incrocio successivo lo si trova presso il ciocco di case in località Battifollo: dopo aver superato le due antiche costruzioni che si fronteggiano lungo la strada, girate per il sentiero a sinistra che costeggia il piazzale della casa. Da qui si giunge a Cantalupo. Proseguite sempre diritto fino a che la strada presenta una curva a gomito, superata la quale si svolta a sinistra fino a ricongiungersi con Farneta. Approfondimento archeologico
In località Battifollo fu scoperta nel XIX secolo un’importante tomba risalente al neolitico. La bellissima zona di campagna attraversata è quella di Cantalupo e di Gaggiole. Quest’ultimo toponimo è un termine di origine longobarda che riporta ai primi secoli del Medioevo (VII sec. circa). Gaggio, Gaggiole (cahagi) indicava infatti la presenza di un bosco recintato.Farneta, toponimo derivante da Farnia (Quercus farnea), un tipo di quercia gentile, offre diverse possibilità di visita e di interesse. Prima fra tutte l’Abbazia, anticamente chiamata del Chiuso per il fatto di essere circondata dalle acque della palude della Chiana. L’edificio era nato in un territorio dove forte era la presenza longobarda, come è dimostrato sia dai fossili toponomastici sia dal rinvenimento di manufatti risalenti all’VIII secolo. Le colonne all’interno della chiesa sono di epoca romana e di provenienza orientale, come quella di granito rosa proveniente da Assuan in Egitto. La loro presenza si spiega con il fatto di essere state utilizzate qui come materiale di reimpiego proveniente, secondo alcuni, da una zona templare romana, forse dedicata al culto del dio Giano. Altre ipotesi suggeriscono la provenienza da una o più ville romane che dovevano occupare le colline circostanti. Inoltre, nella cripta si trovano murate alcune iscrizioni romane.
Approfondimento storico-artistico
Il Museo della Civiltà Contadina di Fratticciola vuole offrire una conoscenza del mondo contadino, attraverso gli attrezzi, i mezzi e le materie che l’hanno caratterizzato, in modo da far riscoprire unmondo che ogni giorno rischia di perdere un pezzo della sua storia. Il materiale è stato raccolto in trent’anni di attività dall’Associazione Il Carro, promotrice della “Mostra del Carro Agricolo”, che si tiene ogni anno nel mese di Ottobre. Le case Leopoldine, oggi in molti casi splendide residenze, furono un tempo testimoni della vita non facile delle grandi famiglie coloniche. A Fratticciola, denominata nel medioevo villa Fracte Ramaldi, si trova la caratteristica chiesa di S. Giusto, nominata già in un documento del XIV secolo. All’interno è conservata una Madonnina agghindata della prima metà del XX secolo. Inoltre, nei recenti restauri sono state rinvenute alcune tombe di epoca romana sotto le fondamenta, fatto che testimonia l’antica frequentazione della zona.
Testo tratto dalla guida “Antichi Orizzonti – Percorsi trekking della campagna cortonese”. Per informazioni su come ricevere la guida, scrivete a contact@cortonaweb.net
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Nelle mappe allegate alle guide sono segnalati tutti i sentieri, i punti di interesse storico artistico, i luoghi panoramici e i siti di interesse archeologico. Tutto è ben esposto nelle guida e nelle mappe, dove è previsto uno schema riassuntivo di ogni percorso con i tempi di percorrenza, la difficoltà, la lunghezza e il dislivello.