Cortona On The Move 2019
10:00 alle 20:00
Varie Location
Cortona
da 5€ a 18€
Associazione Culturale On The Move
www.cortonaonthemove.com
Ass. Cul. On The Move
Event hashtag
#cotm2019
L’edizione di Cortona On The Move 2019 continua l’intenzione del festival di essere uno spazio di riflessione e di racconto visivo del mondo in cui ci troviamo. Il tema di quest’anno è incentrato intorno al rapporto tra gli umani e il paesaggio. La natura e l’ambiente sono parole chiave ai giorni nostri. Il paesaggio e la natura sono parte integrante della storia dell’umanità. Parlano di noi, di cosa vogliamo, e nel bene e nel male, l’ambiente che ci circonda riflette il nostro pensiero e le nostre azioni.
In questa edizione, attraverso la fotografia documentaristica contemporanea, e sotto la direzione artistica di Arianna Rinaldo, vedremo lavori che mostrano la relazione dell’essere umano di oggi con il territorio circostanze. Una connessione complessa, che ci pone interrogativi sul nostro passato, presente e futuro.
Si parlerà tramite immagini di un amore platonico tra uomo e una natura che spesso viene ferita dallo stesso.
Le mostre di Cortona On The Move 2019
Gideon Mendel: Drowing World
Ex magazzino delle carni
Drowning World esplora il fenomeno delle inondazioni attraverso la fotografia e i video. Dal 2007 l’artista ha effettuato più di 19 viaggi per raccontare questo fenomeno catastrofico che sorpassa ogni conflitto geografico, culturale ed economico. Il suo scopo è quello di dare un senso reale all’esistenza dell’essere umano.
Simone Norfolk: Crime Scenes
Fortezza del Girifalco
Per la prima volta, tre progetti di Simon Norfolk vengono presentati insieme in una mostra tematica dal titolo provocatorio. Il lavoro di Norfolk è sempre stato incentrato su paesaggio, tempo e su tutte le azioni umane che lasciano tracce sul territorio. Inoltre recentemente si è aggiunta anche la seria questione ecologica. Tutto ciò riunito nella nostra suggestiva fortezza con il tentativo di creare uno spazio riflessivo sull’influenza che l’uomo ha sulla terra.
Paolo Verzone: Artic Zero
Fortezza del Girifalco
Mostra ciò che Verzone ha documentato negli ultimi anni, in una delle comunità più a Nord del mondo, Ny-Ålesund. Questo luogo nell’Artico è anche un centro di ricerca internazionale e di monitoraggio ambientale.
Paesaggio umano: L’Italia del ‘900
Fortezza del Girifalco
A cura di Arianna Rinaldo
Ricerca iconografica: Maura Dettoni
Supervisione scientifica: Barbara Costa
Una selezione di immagini che rivelano il rapporto tra i cittadini e il paesaggio attraverso vari eventi culturali e non, tratte dall’Archivio storico Intesa Sanpaolo.
L’Italia vista attraverso il proprio paesaggio, con una visione che vuole fare luce sulla continua interazione con il territorio che conserva nei suoi strati anche la memoria storica del nostro Paese.
Marco Rigamonti: La strada blu. 7458 km di coste italiane
Fortezza del Girifalco
Vengono ritratti momenti del rapporto quotidiano degli italiani con il mare, interpretando il loro legame con la costa. Alcuni piccoli dettagli ci ricordano le bellezze naturali e storiche dell’Italia, ma documentano anche il mancato rispetto nei suoi confronti.
Ryan Walker: Voices from the Wilderness
Fortezza del Girifalco
Racconto di una piccola isola nel Mar di Salish, dove i pochi abitanti restano estraniati dal mondo attuale. Paragonabile ad un’utopia di fuga da questo pianeta stressato dall’evoluzione stessa. Vedremo come gli abitanti sono connessi ma allo stesso tempo isolati da tutti i cliché che ci rappresentano.
Claudius Schulze:Commissionato 2019 per Aboca
Fortezza del Girifalco
L’approccio del fotografo tedesco è all’avanguardia, ma con un occhio alla tradizione. Da una parte, egli vuole classificare la ricchezza di piante medicinali, dall’altra vuole creare un’idea di paesaggio nuovo. Lo scopo è di “quantificare la realtà” in maniera obiettiva in un luogo in cui la natura viene rispettata e accompagnata durante il suo sviluppo spontaneo.
Diana Markosian: Santa Barbara
Palazzo Capannelli
Una fotografia documentaria e concettuale, ispirata dalla soap opera Santa Barbara, parla di sua madre che era una moglie per corrispondenza, decise di scrivere un articolo dove cercava un uomo americano per abbracciare il vero amore. Le risposero in molti ed uno di questi era di Santa Barbara.
Nadia Bseiso: Infertile Crescent
Palazzo Capannelli
Si descrive come il Medio Oriente, tramite molti cambiamenti geopolitici, si sia trasformato da zona piena di fertilità, in un luogo ormai spento. Un progetto fotografico ancora non completo che si articolerà in quattro capitoli.
Andrea Botto: The Explosion of Landscape: Blasting Practices
Palazzo Capannelli
Racconta come le varie esplosioni civili in Italia, in Europa e nel mondo, abbiano cambiato il modo di guardare al futuro, e le sue fotografie parlano soprattutto di come dietro a ciò ci siano sempre state pianificazioni dettagliate per demolire e ricreare architetture e paesaggi veri e propri.
Yan Wang Preston: Forest
Palazzo Capannelli
Per questo progetto l’artista ha trascorso otto anni indagando la politica di ricostituzione delle foreste e dell’ambiente naturale nelle nuove città cinesi. Ha iniziato questo progetto a Chongqing. Poi ha continuato il progetto a Haidong, dove ha catturato i coloratissimi paesaggi del recupero ecologico.
Yaakov Israel: The Legitimacy of Landscape
Palazzo Capannelli
Il progetto apre delle finestre su luoghi, persone e le loro storie in Israele. Le sue fotografie si confrontano con un’invisibilità forzata e ostinata, che riguarda soprattutto gli abitanti, volutamente cancellati con lo scopo di mettere in discussione le verità ricevute su chi abita questo luogo.
Hahn+Hartung: The Beauty and the Beast
Palazzo Capannelli
Un duo fotografico che descrive un’Indonesia che vive delle sue stesse catastrofi ambientali: gli abitanti vivono ai piedi dei vulcani in quanto il terreno è particolarmente fertile grazie alle ceneri vulcaniche.
Ada Trillo: La Caravana
Palazzo Capannelli
Racconta il suo viaggio in Messico fatto con dei migranti che, volendo sfuggire dalla criminalità, erano diretti negli Stati Uniti. La carovana non è solo una questione politica molto dibattuta, è soprattutto una crisi umanitaria che coinvolge oltre 7mila persone.
Lara Shipley: Passersby
Palazzo Capannelli
Un vasto deserto che attraversa il confine tra Messico e Stati Uniti, dove continuano a passare persone. Questo progetto segue molti percorsi vecchi e nuovi facendo diventare il deserto un palcoscenico per riflettere sulla questione della migrazione.
Hashem Shakeri: An Elegy for the Death of Human
Palazzo Capannelli
Racconta come la provincia del Sistan e Balucistan, da straordinarie risorse agricole siano diventate deserti sterili, per colpa dei cambiamenti climatici e della siccità, e come ciò abbia portato anche alla migrazione degli abitanti.
Nanna Heitmann: Hiding from Baba Yaga
Palazzo Capannelli
Fotografie che riportano luoghi incantati e metaforicamente lontani dal resto del mondo, quasi utopici. Dove le persona vanno per evadere dalla mondanità e dalla routine. Un luogo di pace interiore e di isolamento mentale.
Beatriz Polo Ianez: L’illa
Palazzo Capannelli
Ovvero “l’isola” è un progetto fotografico composto da istantanee raffiguranti persone che abitano su un’isola e riflette sulla mancanza di comunicazione, la partenza, la separazione, sviluppandosi in un ambiente familiare e geografico.
Marina Caneve: Are They Rocks or Clouds?
Palazzo Cinaglia
E’ un’indagine territoriale che nasce nelle Dolomiti, in cui, allontanandosi dal fascino indiscusso della montagna, l’autrice tende ad osservare con lucidità il territorio, ricercando la possibilità del rischio per gli abitanti di quei luoghi dove si suppone possa accadere una catastrofe.
Baci from Cortona: 50 anni di Università della Georgia Cortona
Giardini del parterre
Da cinquant’anni a Cortona si tiene l’incontro tra i suoi abitanti e gli studenti del programma University of Georgia Studies Abroad. In occasione del 50° anniversario, il progetto “Baci from Cortona” porta in mostra fotografie che raccontano la storia di due culture che da cinquant’anni si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, lasciando un segno profondo nella vita di chi ha vissuto questa esperienza.
L’Arena
ARENA – Video And Beyond
a cura di Liza Faktor
Programma ricorrente al festival Cortona On The Move che esplora l’intersezione tra fotografia, film e altri media. Dal 2018 lo scopo di ARENA è promuovere progetti creati da fotografi, film-maker e artisti visivi per un pubblico europeo e internazionale, riguardanti tematiche sociali complesse.
Durante questo evento ormai mondiale, si ritiene necessario esplorare le molteplici forme di fotografia, seguendo l’evoluzione del linguaggio visivo. L’intento del #cotm è quello di guardare alla fotografia in un contesto di conversazione con il cinema, il suono, ecc…
ARENA vuole sottolineare che lo storytelling transmediale non è un fenomeno completamente nuovo: posso mostrare in modo alternativo e contemporaneo immagini attraverso l’uso di tecnologie classiche e antiquate, e dove coniugare al meglio narrazione innovativa e cultura classica italiana se non in un luogo storico e teatrale come Cortona?!
Quest’anno, in risposta al tema del festival, il programma proposto da ARENA esplora i ricordi, ma anche i traumi inflitti dagli avvenimenti storici e dagli interventi industriali, e l’impatto che tali eventi hanno avuto sugli abitanti e il territorio. I progetti esposti riflettono sulla nostra connessione con il territorio e su come viviamo i sentimenti di appartenenza a un luogo: noi umani siamo legati con il paesaggio a prescindere da come influenziamo la natura e l’ambiente. E questa connessione spesso è causa di avvenimenti che si verificano in determinati luoghi.
Scoprirete le varie mostre dell’Arena nel sito del Cortona on the Move, sezione Mostre -> Arena